I materiali sostitutivi della resina artificiale pt2

Materiali costitutivi pt2: i pneumatici di Formula1.

Viene qui proposto un nuovo esempio che mette in mostra le caratteristiche tecnologiche delle plastiche artificiali e come queste abbiano aperto alla possibilità di nuovi e innovativi oggetti.

Particolare della gomma a zero gradi
L'invenzione del pneumatico si fa tradizionalmente risalire a John Dunlop, il quale era spinto sia dall'esigenza di assicurare un miglior contatto con il terreno sia dalla volontà di avere un prodotto più resistente. Nacque così l'idea di sostituire la "gomma piena" con una camera d'aria. Quest'ultima soluzione permette di ripartire le sollecitazioni provocate dall'asfalto e dalla velocità su una superficie più grande, infatti la camera d'aria esercita una pressione costante dall'interno verso l'esterno in modo da avere un numero di fili di cotone in tensione molto maggiore. Ai tempi di Dunlop le gomme erano composte da una tela di cotone con trama e ordito disposti a 90 gradi immersi nella pasta della gomma. La scoperta delle plastiche artificiali cambiò il materiale delle tele; rylon, nylon, kevlar che sono ben più resistenti del cotone, permisero di progettare la gomma radiale. La gomma radiale è una struttura in cui il corpo interno della ruota ha fili orientati a 90 gradi rispetto alla direzione di marcia, in questo modo la deformazioni provate dall'attristo con il terreno non si distribuiscono più su un'ampia zona, ma resta circoscritta alla zona di contatto. Il cotone non avrebbe mai potuto resistere a questo tipo di sollecitazione, il rayon e il nayon si. La maggior stabilità dell'area di impronta in senso trasversale garantiva una superiore aderenza e in definitiva un limite di tenuta laterale ancora maggiore. Arriviamo infine all'esasperazione del concetto di carcassa radiale con la cintura a zero gradi(link); in questo modo il pneumatico risulta molto stabile sia in senso longitudinale che trasversale e capace di limiti ancora superiori: è la strutta delle gomme da Formula1, con tenuta elevatissima e mescole proporzionalmente ancora più morbide.



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